Istituto di Istruzione Superiore “Alessandro Volta”
– Pavia
PROGETTO AlimenTIAMOci – EXPO
2015
AREA PROGETTUALE: l'arte come valore aggiunto al
piacere del cibo:
cibo ed emozioni tradotte attraverso messaggi artistici
cibo ed emozioni tradotte attraverso messaggi artistici
Obiettivo del progetto:
·
Promuovere attività di gruppo,
sia di ricerca che di approfondimento autonomo su tematiche inerenti l’alimentazione e
l’integrazione;
·
Stimolare
la creatività e l’espressività degli studenti per permettere l’utilizzo delle
proprie competenze in contesti multidisciplinari;
·
Promuovere attività di gruppo,
sia di ricerca che di approfondimento autonomo su tematiche inerenti l’alimentazione;
Classi coinvolte:
Idl- IIcl-del Liceo artistico
Descrizione del progetto:
Per questo progetto ci è stato
richiesto di immedesimarci in un piatto a noi gradito. Con la professoressa di
italiano abbiamo scritto dei brevi testi in cui paragonavamo il nostro
carattere alla ricetta del pasto scelto.
ALTRE POESIE LE PUOI TROVARE QUI
Il piatto che più mi rappresenta è la frittata. Di un colore
allegro e vivace che ti fa sorridere. Se preso da sola può sembrare un po’
triste ma diventa ricca e gustosa insieme ad altri ingredienti. Questi
ingredienti sono gli amici, con loro sono sempre diversa, mi piace stare in
movimento e contagiare tutti con la mia euforia. La frittata è sempre diversa,
a volte un pò croccante e a volte un po’ più morbida e
saporita. Anche io cambio spesso, so essere croccante e testarda ma anche dolce
e comprensiva con le persone a cui tengo. Come la frittata sono sempre
strapazzata, non sto mai ferma, ho sempre qualcosa da fare e non mi piace stare
con le mani in mano.
Milani Carlotta 1°DL
Io se fossi un piatto sarei un piatto di spaghetti al ragù.
Mi identifico in questo piatto perchè sono buona (come la pasta), ho i capelli
lunghi (come la pasta), dicono, che quando rido divento rossa ( come il
pomodoro) e i miei capelli sono dello stesso colore della carne trita. Capisco
di essere buona infatti fin da piccola, ho sempre aiutato i miei compagni anche
se non se lo meritavano e, durante la mia crescita c’è chi si merita di essere
aiutato e chi no. I capelli li ho sempre avuti lunghi e mi piacciono molto
così, spero solo che da grande non li taglierò mai. Quando rido tutti mi
prendono in giro perchè divento sempre rossa come un peperone, però non riesco
a non arrossire, è più forte di me, è l’unica cosa che non riesco a controllare
e soprattutto non riesco a sopportare il fatto che mi prendano in giro.
Comunque, nonostante tutto, mi rappresenta bene la pasta al ragù.
Foresti Anna 1°DL
Se fossi un piatto sarei un cape cake
al cioccolato fondente, sono morbida fuori e morbida dentro. Secondo i miei
compagni sono questo dolce perchè sono molto morbida e sensibile con le
persone; il cioccolato fondente rappresenta il mio carattere è strano, oltre ad
essere dolce sono anche un po’ amara e magari una persona che non mi conosce
non capisce e non percepisce la mia dolcezza ma solo il mio piccolo lato
duro.
Questo dolce mi rappresenta: sono morbida come lui, cerco di essere
amica di tutti, di non insultare e giudicare una persona senza prima
conoscerla, poi se mi si conosce capisci che quando voglio so essere
tenerissima. Quando mi affeziono a qualcuno lo proteggo, lo aiuto che volete:
sono fatta così.
Moggi Marta 1°DL
Se fossi un piatto sarei un hamburger, perchè è un panino che
ha tanti ingredienti e tanti strati. Ho uno strato esterno tenero e morbido
come il pane e all’interno tanti ingredienti come le mie qualità ed
emozioni. Ho i
pomodori come il colore di quando rido, la verdura come il mio colore
preferito, la carne che è un piatto semplice come me; e tante salse come la
salsa barbecue o anche il ketchup che assommano un po’ tutti i gusti.
Madama Matteo 1°DL
Se fossi un piatto sarei una torta
Sacher; è un dolce molto buono e abbastanza semplice, e trovo che rappresenti
il mio carattere alla perfezione.
Ricoperto da uno strato di cioccolato, la Sacher all’apparenza sembra
dura e difficile da mangiare, ma è solo un’immagine : all’interno invece è
morbida, soffice e addolcita dalla marmellata all’albicocche. E’ proprio come me,
solo che io non ho marmellata ma sangue! Da fuori posso sembrare antipatica e
scontrosa per i miei modi di fare, ma in realtà sono molto solare e mi piace
divertirmi; l’albicocca invece, rappresenta la mia golosità verso qualsiasi
cosa si possa mangiare tanto più se è un dolce. Adoro questa torta e ogni volta
che la cucino mi diverto a vedere come sarei se fossi un piatto.
Guardari Alessia 1°DL
Un primo piatto, magari come la pasta
al forno? Oppure un secondo piatto, come involtini di prosciutto e pancetta con
patatine al forno? Beh... quello che secondo me, però, mi rispecchia di più è
un dolce, la torta al cioccolato fondente, che, pur essendo in apparenza
elegante e di gusto raffinato, quando la si assaggia è proprio come me duro e
amaro, ma allo stesso tempo dolce e tenero. E’ uno dei dolci che preferisco di
più.
Meani Andrea 1°DL
Un biscotto ripieno al cioccolato:
fuori è croccante e dentro è morbido e tenero. Questo dolce mi rispecchia
molto è tenero come me e fuori croccante
ma facile da rompere per arrivare alla morbida crema al cioccolato.
Muccelli Raffaele 1°DL
Se fossi un piatto penso che sarei una brioche al cioccolato,
caldo e appena fatto: mi piace non solo alla mattina per colazione ma ad ogni
ora del giorno. La brioche deve avere la sfoglia croccante e dorata con sopra
dei pezzi di cioccolato e dentro deve avere la crema calda al cacao. Per essere
perfetta deve avere lo zucchero a velo sopra per un sapore un po’ più dolce ma
resta lo stesso buona anche senza. Ogni persona che la vede al bar la compra e
non può più farne a meno.
Cassini Gaia 1°DL
Se fossi un piatto sarei un tortino
cuore caldo di cioccolato al peperoncino. Ho scelto questo dolce perchè credo
rappresenti molto il mio carattere oltre la mia golosità!! Io sono una ragazza
allegra e solare, come i bambini quando si trovano davanti ad un bancone pieno
di dolci ad una festa. A volte mi incanto e incomincio a viaggiare, sognare,
come la gente che si incanta davanti alle vetrine piene di torte, pasticcini,
biscotti e cioccolatini. Io mi riconosco nei cioccolatini: posso essere anche
dolce e tenera. Però ci vuole anche un po’ di peperoncino che rappresenta la
mia vivacità, la mia indole pestifera, la mia voglia di esplodere, divertirmi,
ridere e scherzare. Io posso essere dolce e tenera come il cioccolatino quando
magari sono con un ragazzo, oppure quando sono felice o devo scrivere dediche o
messaggi alle mie amiche. Invece sono vivace e pestifera come il peperoncino
quando sono allegra e ho voglia di muovermi, divertirmi ecc... Io penso di
essere quasi sempre un peperoncino infatti tutti mi dicono che dove passo io
arriva l’allegria e la voglia di ridere e scherzare.
Marsano Isabella 1°DL
Il piatto che mi rispecchia di più è
la pizza, perchè è semplice da preparare quindi è facile fare amicizia. Ad
esempio ogni pizza è collegata ad un carattere o ad una situazione. La pizza
piccante può essere paragonata ad una situazione imbarazzante, la pizza
Margerita invece ad una situazione più tranquilla un quanto contiene
ingredienti semplici e dolci. Essa può essere paragonata ad una persona semplice
oppure ad un’uscita tranquilla con gli amici.
Vlad Chiricescu 1°DL
Se fossi un piatto sarei una
macedonia: cambio spesso umore e sentimenti. A volte mi sento dolce e delicata
come una banana e altre mi sento combattiva e coraggiosa come un kiwi, a volte
sono serena e rilassata come una fragola e altre sono frizzante e spumeggiante
come una mela.
Come una macedonia che può essere
inacidita dal limone o addolcita dallo zucchero anche io posso esserlo con le
difficoltà della vita o con le sue gioie. Ma soprattutto mi identifico in una
macedonia perchè anche con tutti questi ingredienti e sapori diversi ha
equilibrio e riesce ad essere un buon piatto come anche io riesco a vivere bene
i miei sbalzi d’umore e cerco di essere una persona migliore.
Bianchi Marta 1°DL
Se fossi un piatto sarei un cannolo
alla crema con una parte farcita con delle scaglie di cioccolato e dell’altra
parte con il fresco pistacchio. Questo dolce tipicamente siciliano, lo mangio
ancora oggi da mia zia, che lo cucina come una vera e propria siciliana che si
rispetti. Lo mangio a colazione, pranzo, merenda, insomma ogni volta che ho
fame, per fortuna c’è mia zia che li prepara ogni inizio settimana per
addolcirci la settimana. E’ un’esplosione di sapori dolci e freschi, morbidi e
croccanti, è una delizia per il palato e riunisce tutti i gusti.
Mi identifico in questo dolce in
quanto all’esterno posso sembrare arrogante, ma se una persona mi conosce
scopre che sono simpatico, dolce e buono.
Casotto
Filippo 1°DL
Se io fossi un piatto sarei una torta al cioccolato. Perchè
mi identifico così? la torta al cioccolato è un dolce molto buono e gustoso ma
soprattutto molto dolce: io penso di essere dolce anche se non sempre lo
dimostro. Questa torta è fatta con uova,
farina, zucchero, lievito e tanto cioccolato, poi si mette in forno. Quando mia
mamma mi prepara le torte sono sempre io quella che le mangia tutte perchè sono
molto golosa, praticamente le mangio solo io e per questo mi sento molto dolce,
ma soprattutto è un dolce da non rifiutare. Nella torta al cioccolato ci
aggiungo anche la crema, nella crema c’è il limone che è acido e io molto
spesso sono acida perchè certe volte serve altrimenti le persone ti vedono come
una sempre dolce e sentimentale.
Tundo Hidanya 1°DL
Il piatto che più mi assomiglia sono i gamberetti in salsa
cocktail, perchè io sono buona come un gamberetto e so tornare sui miei passi.
La salsa consiste nel mio carattere piccante, è saporita e anche un pò pazza e
alla fine il prezzemolo dà quel tocco di permalosità che non guasta. Certo
ovviamente non bisogna esagerare con la salsa perchè se si è troppo piccanti
allora il sapore delicato dei gamberetti sparisce e quindi il piatto cambia
sapore. Non bisogna nemmeno togliere la salsa perchè una persona troppo dolce e
tenera dopo un pò diventa noiosa, quindi anche la permalosità, la pazzia e il
carattere pungente servono nella composizione, in pratica sono sia dolce e
gentile, che permalosa e divertente. Bisogna anche aggiungere che si deve stare
molto, molto, molto attenti ai gusci, che sono le preoccupazioni, la
testuggine, un po’ di egoismo e i commenti leggermente velenosi. Non bisogna
mai esagerare con il sale, che rappresenta il cattivo umore, infatti se c’è
troppo sale tutti arricciano il naso e pensano “ Ma che schifo c’è troppo sale! “ . Quindi il mio carattere secondo
me è un perfetto equilibrio di gamberi, dolcezza; salse, simpatia; prezzemolo e
sì anche un po’ di sale.
Piselli Rebecca 1°DL
Se fossi un piatto sarei un dolce. A
base di biscotto, di consistenza friabile inzuppati nell’aspro caffè. È il mio
lato tenero inzuppato in quello aspro e scontroso. E poi il mascarpone negli
strati centrali del dolce. È un dolce che quando si consuma riesce a farti
passare parte della stanchezza e riesce a farti tornare il buonumore e tirarti
su, rispecchia soprattutto per questo il mio stato d’animo. Per questo se fossi
un piatto sarei un tiramisù. Non solo nel significato della stanchezza perchè
il motivo per cui mi ci rispecchio è per la capacità di tirarmi su e riprendere
dopo un lutto a sorridere. È il lato forte e migliore di un tiramisù.
Malatesta Alessandra 1°DL
Se fossi un piatto sarei un dolce, specificatamente una Cream
Brulée, non tanto per la sua origine ma per il dolce in sè. Proprio come me la Cream brulée è molto diversa
da come te la aspetti, fuori è dura e un po’ amara, ma appena rompi quello
strato scopri la sua infinita dolcezza. É un dolce molto particolare con
semplici ingredienti, la sua ricetta risale al lontano 1691. Cream brulée
significa crema bruciata, la sua preparazione richiede una decina di minuti e
la sua cottura un’oretta. Consiste in una crema di uova, latte, panna e
vaniglia cotta a bagno maria nel forno in piccole ciotoline di ceramica o
porcellana. Uscita dal forno come ultimo tocco, la si cosparge di zucchero e di
caramello ( si fa bruciare) in modo da formare una sottile superficie dolce e
croccante.
Quindi penso proprio che se fossi un piatto sarei una
dolcissima Cream Brulée.
Ndoma Genne 1°DL
Se fossi un piatto sarei una torta di compleanno al limone e
cioccolato. Questo dolce a me piace moltissimo, amo il cioccolato,
preferibilmente al latte, adoro i compleanni e il limone, mangiato da solo non
mi piace, al contrario se abbinato a qualcosa come alla torta diventa squisito.
Ho scelto questo dolce perchè oltre ad avere ingredienti che amo mangiare,
credo mi rappresenti infatti posso essere molto dolce come il cioccolato ma
allo stesso tempo fredda e acida come il limone. Preferisco essere molto più
dolce che acida ma a volte essere acidi serve, soprattutto se mi sento usata ed essere sempre troppo dolci mi dà
l’impressione di una cosa monotona. Per non dimenticare questa è una torta di
compleanno, piena di candeline. Una candelina, un desiderio. Io sono una
ragazza piena di desideri che credo nel poterli realizzare, come i bambini
pensano una volta spenta la candelina.
Pirovano Letizia 1°DL
Una torta alla vaniglia con all’interno crema al peperoncino.
Questo dolce mi rappresenta perchè io sono dolce all’esterno ma piccante
all’interno. La vaniglia la amo, è uno dei miei ingredienti preferiti, mangio
qualsiasi cosa alla vaniglia sin da quando ero bambina, mi piace così tanto che
vorrei chiamare mia figlia, se mai ne avrò una, Vaniglia, ovviamente con i ....
Un fatto divertente è successo quando ero al distributore di merendine della
scuola e volevo i Twix ma ho sbagliato a schiacciare il tasto del distributore
e sono scesi dei Wafer. Io delusa e sconvolta, sono tornata in classe con il
fermo proposito di donare i Wafer ad una mia compagna ma quando ho letto “alla
vaniglia” li divorai. Il peperoncino perchè l’idea di mangiarlo mi piace molto,
la cosa più piccante che io abbia mai mangiato è un pollo alla paprika. Non so,
ma per qualche motivo mi fa paura mangiare il peperoncino, ho paura che mi esca
il fumo dalle orecchie proprio come nei film.
Zorzetto Gaia 1°DL
Se fossi un piatto sarei una Pardulas, un tipico dolce sardo.
Mi identifico in questo dolce perchè inanzitutto è uno dei dolci che
preferisco, ma soprattutto per il contrasto di sapori, perchè contrappone il
dolce dello zucchero e della ricotta con l’aspro del limone e dello zafferano;
proprio come il mio carattere molto spesso acido come il limone, ma quando
voglio posso essere dolce come lo zucchero. Ho scelto questo dolce anche perchè
mi ricorda molto le mie origini, e il momento in cui con la mia famiglia vado a
trovare i miei nonni e ogni volta si riunisce la famiglia e mangiamo i vari
dolci sardi e io con la mia “didina” ci mangiamo quasi tutte le pardulas. E
questo per me è uno dei momenti più belli dell’anno.
Valdes Federica 1°DL
Se fossi un piatto sarei un tiramisù
al caffè. Ad alcuni può non piacere per il velo amaro che lo ricopre ma dentro,
chi lo assaggia scopre una crema dolcissima. Il tiramisù è anche un pò timido,
come me, alle persone piace anche se spesso scelgono di mangiare
qualcos’altro... È un dolce leggero e buono, non ti rimane sullo stomaco e dopo
una cena pesante è proprio quello che ci vuole, come quando le persone a fine
giornata vogliono sfogarsi con me. Ma la cosa che senza dubbio colpisce tutti
del tiramisù è la dolcezza della crema all’interno, che anche se dall’aspetto
non si nota, vale la pena di provare. E poi lo dice la parola “ Tiramisù”
sollevo l’uomore delle persone e anche a me piace aiutare a rendere felici gli
altri. La qualità che preferisco del tiramisù è la semplicità che molto spesso
nessuno nota, solo chi lo prepara.
Daprati Camilla 1°DL